Protagonisti : Vincenzo Russo  
		
	Napoli 18/03/1876 – Napoli 11/06/1904
 I suoi versi sono famosi in tutto il mondo: “Je te vurria vasà”; “Maria Marì”; “Torna Maggio” sono
 solo alcune delle sue canzoni; eppure pochi uomini di talento sono stati condannati all’oblio 
quanto lui. La sua biografia è stata a lungo tracciata sul filo dell’aneddoto. E’ stato descritto
come un analfabeta, triste, dispensatore di numeri al bancolotto… Adesso sappiamo che è tutto falso 
o esagerato. Il perché di questa ingiusta condanna all’oblio forse lo troviamo proprio nel suo
 atto di nascita: Vincenzo Russo vide la luce nella Napoli dei miseri e non se ne staccò mai; 
restò sempre estraneo alla parte “dorata” dell’ambiente della canzone.
Nasce a Napoli, sezione Mercato, il 18 marzo del 1876
dal padre Giuseppe, calzolaio e dalla madre Lucia Ocubro, donna di casa. Per motivi di salute
 non frequentò le scuole elementari; l’umidità della casa insieme ad un’alimentazione precaria 
minò la sua salute e quella dei suoi fratelli, ma ciò nonostante raggiunse un discreto stato 
di istruzione, frequentando i corsi serali per operai. Dopo la morte del padre, dovendo 
contribuire al bilancio familiare, trovò lavoro come guantaio, ormai era convinto di dover 
dire addio alla poesia, finché non incontrò il musicista Eduardo Di Capua, famoso per la
 musica di “’O Sole mio”. Il sodalizio produsse alcune belle canzoni tra le quali il primo
 capolavoro: Maria Marì (1899) che ottenne grande risonanza mondiale (vedi testo a retro pagina).
Vincenzo Russo è morto a Napoli l’11 giugno del 1904.
I suoi versi sono famosi in tutto il mondo: “Je te vurria vasà”; “Maria Marì”; “Torna Maggio” sono
 solo alcune delle sue canzoni; eppure pochi uomini di talento sono stati condannati all’oblio 
quanto lui. La sua biografia è stata a lungo tracciata sul filo dell’aneddoto. E’ stato descritto
come un analfabeta, triste, dispensatore di numeri al bancolotto… Adesso sappiamo che è tutto falso 
o esagerato. Il perché di questa ingiusta condanna all’oblio forse lo troviamo proprio nel suo
 atto di nascita: Vincenzo Russo vide la luce nella Napoli dei miseri e non se ne staccò mai; 
restò sempre estraneo alla parte “dorata” dell’ambiente della canzone.
Nasce a Napoli, sezione Mercato, il 18 marzo del 1876
dal padre Giuseppe, calzolaio e dalla madre Lucia Ocubro, donna di casa. Per motivi di salute
 non frequentò le scuole elementari; l’umidità della casa insieme ad un’alimentazione precaria 
minò la sua salute e quella dei suoi fratelli, ma ciò nonostante raggiunse un discreto stato 
di istruzione, frequentando i corsi serali per operai. Dopo la morte del padre, dovendo 
contribuire al bilancio familiare, trovò lavoro come guantaio, ormai era convinto di dover 
dire addio alla poesia, finché non incontrò il musicista Eduardo Di Capua, famoso per la
 musica di “’O Sole mio”. Il sodalizio produsse alcune belle canzoni tra le quali il primo
 capolavoro: Maria Marì (1899) che ottenne grande risonanza mondiale (vedi testo a retro pagina).
Vincenzo Russo è morto a Napoli l’11 giugno del 1904.