Editori : Famiglia CALACE  
		
		
 Di origine procidana, il nome Calace cominciò ad apparire nel 1825 sulle prime chitarre fabbricate
 da Nicola (Procida, 1794-1869). Suo figlio Antonio (Procida, 1828 - Napoli, 1876) rilevò l'attività
del padre ampliandola e trasferendola a Napoli. nel 1848. Qui, coadiuvato dal genitore, mise su una 
fabbrica di strumenti musicali e un negozio di vendita.
Fu Raffaele, figliuolo di Antonio, (Napoli, 29 dicembre 1863 - 14 novembre 1934), compositore di
 musica e direttore d'orchestra, che diede un assetto definitivo all'azienda; l'ampliò con la 
lavorazione di buoni violini, e insieme con il fratello Nicola, emigrato in America nel 1901, 
si dedicò all'esportazione in tutto il mondo della sua ormai vasta produzione di liuti.
Nel 1902 fondò una Casa editrice musicale con negozio in via Chiaia, che annoverò nelle sue file 
autori di canzoni di primo piano: Ferdinando Russo, Ferraro-Correra, Califano, Cinquegrana, Mugnone, 
Segrè, Montagna, Gennaro Napoli, Raffaele Caravaglios, Rodolfo Falvo, Fonzo, Capaldo, Nardella.
Egli stesso musicò canzoni e romanze ed incoraggiò giovani poeti e musicisti. Numerose le canzoni
 pubblicate annualmente in fascicoli piedigrotteschi, illustrati, i più da De Lisio, e presentate
 in audizioni teatrali.
Nel 1905, pubblicò una rivista mensile: «Musica moderna» con rubriche dedicate alla lirica, alla 
musica da camera, alla canzone, al teatro in genere.
Ogni numero conteneva musica per romanza o canzone, stampata su due o tre pagine. Nel 1910 la 
rivista cessò le pubblicazioni e la casa editrice, col trasferimento del negozio in piazza dei
 Martiri, avvenuto nel 1914, ridusse la sua attività, limitandosi a stampare pezzi per mandolino, 
chitarra e metodi musicali.
Di origine procidana, il nome Calace cominciò ad apparire nel 1825 sulle prime chitarre fabbricate
 da Nicola (Procida, 1794-1869). Suo figlio Antonio (Procida, 1828 - Napoli, 1876) rilevò l'attività
del padre ampliandola e trasferendola a Napoli. nel 1848. Qui, coadiuvato dal genitore, mise su una 
fabbrica di strumenti musicali e un negozio di vendita.
Fu Raffaele, figliuolo di Antonio, (Napoli, 29 dicembre 1863 - 14 novembre 1934), compositore di
 musica e direttore d'orchestra, che diede un assetto definitivo all'azienda; l'ampliò con la 
lavorazione di buoni violini, e insieme con il fratello Nicola, emigrato in America nel 1901, 
si dedicò all'esportazione in tutto il mondo della sua ormai vasta produzione di liuti.
Nel 1902 fondò una Casa editrice musicale con negozio in via Chiaia, che annoverò nelle sue file 
autori di canzoni di primo piano: Ferdinando Russo, Ferraro-Correra, Califano, Cinquegrana, Mugnone, 
Segrè, Montagna, Gennaro Napoli, Raffaele Caravaglios, Rodolfo Falvo, Fonzo, Capaldo, Nardella.
Egli stesso musicò canzoni e romanze ed incoraggiò giovani poeti e musicisti. Numerose le canzoni
 pubblicate annualmente in fascicoli piedigrotteschi, illustrati, i più da De Lisio, e presentate
 in audizioni teatrali.
Nel 1905, pubblicò una rivista mensile: «Musica moderna» con rubriche dedicate alla lirica, alla 
musica da camera, alla canzone, al teatro in genere.
Ogni numero conteneva musica per romanza o canzone, stampata su due o tre pagine. Nel 1910 la 
rivista cessò le pubblicazioni e la casa editrice, col trasferimento del negozio in piazza dei
 Martiri, avvenuto nel 1914, ridusse la sua attività, limitandosi a stampare pezzi per mandolino, 
chitarra e metodi musicali.
