Michele Esposito

Un grande musicista dimenticato!

Michele Esposito, di dieci anni più giovane del fratello Eugenio, anch’egli valente musicista, (dedicheremo alla sua figura un articolo prossimamente), nacque a Castellammare di Stabia il 29 Settembre 1855, da Domenico e da Rosa D’Angelo e finì i suoi giorni in Firenze il 19 novembre 1929. Compositore, pianista e direttore d’orchestra, visse la maggior parte della sua vita professionale a Dublino, in Irlanda, dove arrivo nel 1892 dopo aver trascorso, lasciando l’Italia ad appena 23 anni, quattro anni (dal 1878 al 1882) a Parigi ove tenne concerti nei principali circoli privati e nelle più importanti “Sale di musica” della città. Dalla fine del 1882 e fino al 1928, visse in Irlanda, e verso la fine dello stesso anno rientro in Italia stabilendosi a Firenze, e nella bella città toscana, scomparve, appena un anno dopo, col rammarico di non aver potuto riabbracciare per l’ultima volta la sua agognata, splendida, Castellammare di Stabia. Da ragazzo, vincitore di una borsa di studio, venne iscritto al Conservatorio di Musica “San Pietro a Majella” di Napoli, come allievo di pianoforte di Beniamino Cesi , studiando anche composizione, per otto anni, con Paolo Serrao. Fu contemporaneo di Giuseppe Martucci e di Alessandro Longo, anch’essi allievi dei due illustri professori. Nel 1879 aveva sposato la bella Natalia Klebnikoff (1857-1944) nativa di San Pietroburgo; la loro felice unione vide la nascita di quattro figli. Fu in quel di Dublino che egli fondò e diresse l’Orchestra da Camera “Royal Dublin Society” era l’anno 1898, continuando a dirigerla fino al1914; fu attivo oltre che come direttore d’orchestra, anche come pianista, organizzatore di concerti e giudice in concorsi musicali. Tra le sue più importanti composizioni si ricordano il “Il Tinker e la Fata” del1910, Irish Symphony composta nel 1902 e la Cantata Deirdre, nata nel 1897.La peculiarità della sua musica, che affonda le sue radici alla fine del XIX secolo, è l'aggiunta di una sfumatura inconfondibilmente irlandese a molte composizioni di canti popolari e danze. Michele Esposito produsse anche molte strumentazioni per musica da camera, per pianoforte, oltre che canzoni. Il nostro era già, dal 1882, capo professore di pianoforte alla Royal Academy of Music irlandese, ricoprendo quella carica per più di quaranta anni, egli si dedicò primariamente alla promozione della musica classica a Dublino dando concerti di pianoforte, per la stessa Academy, ogni anno, oltre che direttore d'orchestra dei Concerti orchestrali domenicali fino alla sospensione degli stessi, nel 1914. Diresse anche concerti della London Symphony Orchestra al Woodbrook , nel 1913 e 1914, ed eseguì con la stessa Orchestra il suo concerto per pianoforte sotto la direzione di Hamilton Harty. Fondò, inoltre il “C. ed E. Edition”, edizioni musicali in collaborazione con Sir Stanley Cochrane. Un riconoscimento ufficiale alla sua attività fu il conferimento del titolo di "Doctor of music" da parte dell'università di Dublino nel 1905. Unica occasione in cui lasciò l’Irlanda fu per la direzione orchestrale della prima esecuzione,a Mosca, dell’opera Khovanshchina di Mussorsky, al Teatro Solodovnikov, il 12 novembre 1897; successivamente, diresse la prima mondiale dell’opera “Sadko” di Nikolai Rimsky-Korsakov,era il 7 gennaio 1898. Immediatamente dopo ritornò in Irlanda, sua seconda Patria. Come compositore, Michele Esposito ricevette riconoscimenti dal Ceoil Feis Deirdre per la sua cantata, la sua Sinfonia irlandese e il suo quartetto d'archi in D. La sua sonata per violoncello vinse un premio della “Incorporated Society” di Londra, nel 1899. La sua sonata per violino in mi minore ottenne un premio offerto da “La Société Nouvelle”, Parigi, nel 1907, e il suo quartetto d'archi in do minore vinse l’ennesimo premio offerto dalla “Accademia Filarmonica” di Bologna. Altre sue note composizioni: Poesia per orchestra, op. 44 /.Suite irlandese per orchestra, op. 55 / Napoletana, suite per orchestra / Quartetto d'archi in re maggiore op. 33 / Quartetto per archi in do minore op. 60 / Sonata in G (violino e pianoforte), op. 32 / Sonata in mi minore (violino e pianoforte), op. 46 / Sonata per violino e pianoforte, op. 67 /Sonata in D (violoncello e pianoforte), op. 43